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Ammessi alla maturità senza insufficienze a partire dal 2009-10

di Luigi Illiano

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26 maggio 2009

Meno vincoli per l'attribuzione del 5 in condotta, rientro dei voti in pagella e regole per l'esame di Stato. Sono alcuni dei punti contenuti nel regolamento per la valutazione degli studenti che ha incassato il parere favorevole del Consiglio di Stato e oggi approderà al preconsiglio dei ministri per poi ottenere l'approvazione definitiva del Governo, dopo la prima lettura del 13 marzo.

Non tutti i provvedimenti contenuti nel documento saranno immediatamente operativi, ma scatteranno a partire dal prossimo anno scolastico. In particolare, nella scuola media verranno rinviati a settembre il giudizio di ammissione agli esami del terzo anno espresso in decimi, il calcolo del voto finale derivante dalla media di tutte le prove e del voto di ammissione, la lode per chi ottiene la licenza con dieci decimi. Nelle superiori lo slittamento al 2009/2010 riguarderà la necessità di strappare la sufficienza in tutte le materie per l'ammissione alla maturità.

A far chiarezza sono arrivate pochi giorni fa le due circolari (n. 50 e 51) emanate dall'Istruzione il 20 maggio con le quali, tra l'altro, è stato deciso che quest'anno per essere ammessi alla maturità basterà raggiungere la media del sei, alla quale concorrerà anche il voto in condotta. In concreto, si potrà accedere anche con qualche insufficienza, a patto di poter vantare una votazione molto alta in condotta.

Il regolamento ribadisce lo sbarramento del 5 in condotta che determina la bocciatura automatica. A partire dal prossimo anno l'insufficienza potrà essere decisa dal consiglio di classe nei confronti dello studente che risulterà già colpito da una sanzione disciplinare e si sia reso protagonista di atti di bullismo o vandalismo grave.

Nelle classi elementari con maestro unico la valutazione, ovviamente, non potrà essere collegiale. I voti devono essere numerici e riportati anche in lettere nelle pagelle. L'ammissione alla classe successiva può essere decisa anche in presenza di carenze nel raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, ma in questo caso la scuola inserisce una nota al riguardo. Nella primaria il comportamento viene valutato con un giudizio. Nelle medie, invece, viene attribuito un voto numerico descritto nel dettaglio. Al voto finale di terza media concorre anche l'esito della prova scritta nazionale. Nella scuola superiore la valutazione del comportamento contribuirà alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per ottenere riconoscimenti legati al diritto allo studio. Confermato anche il meccanismo del recupero dei debiti scolastici. A conclusione degli interventi di recupero verrà programmata la verifica, entro la fine dell'anno scolastico e non oltre la data dell'inizio delle lezioni di quello successivo.

26 maggio 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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